"Fatto è meglio che perfetto."
Quante volte hai avuto un'idea brillante, un progetto in testa, un desiderio autentico di cambiamento... eppure non sei mai partito davvero? Il perfezionismo è uno dei nemici più subdoli di chi vuole costruire qualcosa di nuovo. E, soprattutto per chi lavora in proprio o sta cercando di reinventarsi, il perfezionismo può diventare una trappola letale.
In questo articolo analizziamo cos'è il perfezionismo, perché blocca il raggiungimento degli obiettivi e come superarlo con strategie concrete, anche senza supporto psicologico diretto.
Definizione di perfezionismo: una maschera rispettabile
Il perfezionismo è spesso confuso con l'attenzione ai dettagli, la voglia di migliorarsi, il desiderio di eccellere. Ma in realtà, la definizione di perfezionismo più accurata è quella che lo descrive come una tendenza a voler raggiungere standard irrealistici e a valutarsi (o sentirsi valutati) solo in base ai risultati ottenuti.
Secondo le ricerche di Paul Hewitt e Gordon Flett, esistono diverse forme di perfezionismo:
- Autoimposto: essere perfezionisti con se stessi, con aspettative altissime
- Socialmente imposto: temere di essere giudicati negativamente dagli altri
- Eterodiretto: pretendere la perfezione dagli altri, spesso inconsciamente
Il perfezionismo socialmente imposto è particolarmente pericoloso: è quello che ci fa rimandare, procrastinare, evitare di esporci per timore del giudizio altrui.
Le conseguenze del perfezionismo: un blocco reale
Il perfezionismo può essere funzionale in rare situazioni (es. chirurghi, piloti, controllo qualità in contesti ad alto rischio), ma nella maggior parte dei casi si trasforma in perfezionismo patologico.
Ecco alcune delle conseguenze del perfezionismo:
- Blocco da perfezione: non iniziare nulla finché non si ha "il piano perfetto"
- Troppa pianificazione: passare settimane a progettare senza mai agire
- Senso di fallimento: sentirsi sempre inadeguati
- Ansia da perfezionismo: costante tensione legata all'“essere all’altezza”
- Procrastinazione: rimandare tutto per paura di commettere errori
- Burnout: esaurimento causato da standard troppo alti e irrealistici
- Disturbi del sonno e disturbi alimentari
- Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità (in casi estremi)
(No all'autodiagnosi, in caso di dubbio rivolgetevi ad un professionista che possa guidarvi verso una diagnosi e una gestione della problematica).
Quando le idee restano sulla carta: perfezionismo e blocco degli obiettivi
Quante idee senza azione hai avuto nell'ultimo anno? Hai mai iniziato a studiare per un nuovo lavoro, per poi bloccarti? Ti sei mai sentito mai abbastanza pronto?
Il perfezionismo e blocco degli obiettivi vanno spesso a braccetto. Questo accade perché:
- La paura del fallimento è più forte del desiderio di riuscire
- Si ha il bisogno di essere perfetti prima di iniziare
- Si tende a pensare che "sbagliare e fallire" significhi essere giudicati negativamente
- Si aspetta il momento ideale che non arriva mai
Perfezionismo funzionale vs. perfezionismo disfunzionale
Non tutto il perfezionismo è da demonizzare. Esiste anche un perfezionismo funzionale, che spinge a migliorarsi, imparare, crescere. Ma il confine tra utile e distruttivo è sottile.
Il perfezionismo disfunzionale invece porta a:
- Blocco totale o parziale
- Sfiducia nelle proprie capacità
- Ossessione per i dettagli inutili
- Evitamento delle situazioni nuove
- Paura costante di essere giudicati
Spesso chi ne soffre ha l'autostima fragile, legata solo ai risultati ottenuti e un locus of control esterno: crede che il successo dipenda dagli altri, dal caso, dalle condizioni ideali.
Come superare il perfezionismo e iniziare ad agire
Superare il perfezionismo non significa diventare superficiali o accontentarsi. Significa accettare l’imperfezione come parte del processo.
Ecco alcune strategie concrete per passare dall'idea all'azione:
1. Agisci in modo imperfetto
Fai qualcosa anche se non è perfetto. Pubblica quel post, manda quella mail, proponi quel servizio. L'“azione imperfetta” ti fa uscire dal loop dell'“attesa perfetta”.
2. Stabilisci scadenze reali
Imponiti una data di consegna anche se sei freelance. Questo ti aiuta a non procrastinare e a non rifinire all'infinito.
3. Riduci gli standard personali
Non si tratta di abbassare l’asticella, ma di renderla realistica. Chiediti: “Questa cosa va bene così com'è per iniziare?” Se la risposta è sì, vai.
4. Accetta di commettere errori
Ogni professionista commette errori. Gli errori fanno parte della crescita. Chi ti segue, ti preferisce umano piuttosto che impeccabile.
5. Fai un piano semplice (non perfetto)
Evita la troppa pianificazione. Un piano semplice è più sostenibile. Bastano: obiettivo, 3 step concreti, scadenza.
Dietro il perfezionismo: paura, giudizio e bisogno di controllo
Il perfezionismo socialmente imposto si alimenta del timore di essere giudicati negativamente. Ma spesso non ci accorgiamo che in realtà siamo noi i primi a giudicarci con durezza.
Alcune radici comuni del perfezionismo:
- Essere mai abbastanza per i propri genitori, insegnanti o partner
- Timore del giudizio altrui e del confronto sociale
- Esperienze in cui l'“essere accettati” dipendeva dai risultati
- Modelli di successo irrealistici (social media, influencer, ecc.)
Il perfezionismo può essere alimentato anche da una società in cui “nessuno è perfetto” è detto, ma non vissuto.
La trappola della perfezione in ogni aspetto della propria vita
Molti perfezionisti non lo sono solo nel lavoro, ma anche:
- Nella casa (ordine maniacale)
- Nel fisico (diete rigide)
- Nelle relazioni (aspettative irrealistiche)
- Nella genitorialità (mai sentirsi all’altezza)
Questo porta a un senso di fallimento continuo. E spesso si cerca sollievo in controlli ancora più rigidi o nel totale evitamento.
Dalla paralisi all'azione: inizia imperfettamente
Vuoi lanciare il tuo progetto? Vuoi cambiare vita? Vuoi davvero raggiungere i tuoi obiettivi?
Allora scegli una cosa e falla oggi, in modo imperfetto.
Un esempio concreto:
Hai un'idea per un corso? Prepara la struttura in 3 ore, registra 1 video con il telefono, caricalo su un canale privato. Falla uscire. Poi migliorerai. Ma devi iniziare.
Il perfezionismo può essere superato (ma devi volerlo davvero)
Il perfezionismo è un tratto di personalità, ma anche un comportamento appreso. Non devi conviverci per forza. Con consapevolezza, strumenti pratici e decisione, puoi trovare un equilibrio più sano tra ambizione e realismo.
Ricorda:
- Nessuno ti chiede la perfezione assoluta
- Meglio iniziare male che non iniziare affatto
- L'“azione imperfetta ma concreta” vale più di mille piani perfetti nel cassetto
Fatto è meglio che perfetto . E se non inizi oggi, quando?
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